giovedì 29 luglio 2010

Le gare di luglio

Nel mese di Luglio ho partecipato a tre gare del campionato UISP.

La prima gara a cui ho partecipato sono stati i 5000 metri in pista, che si è svolta a Pavia al Campo Coni. Ho percorso i 5000 metri in 22'03'' al ritmo di 4'25''. La gara si è svolta il mattino e faceva un caldo assurdo, in più sono arrivato a questo appuntamento un po' poco allenato. In questa gara sono partito troppo veloce sotto i 4'00'', chiudendo la gara in affanno.

La seconda gara che si è svolta a Bereguardo aveva una lunghezza pari a 5.7km. Il circuito sempre misto cittadino-sterrato presentava delle difficoltà, per il umero di moscerini presenti e per il terreno molto sabbioso subito nei primi km. Questo a causato una grossa nuvola di polvere alzata dai podisti. Anche in questa gara sono partito troppo veloce, sotto i 4'00'' per poi rallentare e arrivare così al traguardo in affannno in 26'24'' al ritmo medio di 4'38''.

La terza gara a cui ho partecipato è stata quella di Roncaro. Circuito lungo 6.35km. Finalmente una gara decente, in cui sono riuscito a mantenere un ritomo più o meno costante percorrendo i primi km a circa 4'10'', poi nella fascia centrale della gara ho recuperato un po' per poi accellerare nell'ultmo km, chiudendo la gara in 27'44'' al ritmo medio di 4'22''.

Sotto vi riporto il grafico dei kilometri percorsi nell'ultimo anno.

Kilometri al mese ultimo anno

giovedì 8 luglio 2010

Correre la mattina presto

Al mattino presto, a digiuno, il nostro organismo possiede energie a sufficienza per correre o è indispensabile consumare prima una colazione?
Durante il digiuno notturno una parte del glicogeno epatico (zuccheri immagazzinati nel fegato) viene consumata per mantenere la glicemia costante, mentre il glicogeno muscolare non viene assolutamente intaccato.
Se l'alimentazione che si segue è adeguata al proprio fabbisogno calorico, al mattino si hanno ancora sufficienti riserve di glicogeno per correre tranquillamente un'ora (chi è ben allenato anche due ore) senza avvertire alcun calo di energie.
Lo stress più importante (per una persona sana) non è tanto quello fisico, ma è più che altro di tipo psicologico: alcuni non riescono ad abituarsi a correre la mattina presto nemmeno dopo mesi di tentativi; per altri, dopo poche settimane, alzarsi dal letto e andare a correre a digiuno risulta perfettamente naturale e anche molto piacevole.

Come abituarsi?

Dando per scontato che si sia già abituati a correre ad altre ore (difficilmente chi inizia a correre da zero lo fa la mattina presto), per abituarsi a fare sport la mattina senza troppi traumi è bene seguire i seguenti accorgimenti:
•Se l'obiettivo è alzarsi un'ora prima del solito per ricavare il tempo per correre, inizialmente bisogna abituarsi a mettere la svegliar un'ora prima (senza andare a correre). Altrimenti si rischia di attribuire alla corsa uno stress che invece dipende solo dalla sveglia anticipata. Quando sarà naturale alzarsi a una certa ora, allora si potrà iniziare a correre svegliandosi all'ora a cui ormai si è abituati.
•Evitare di correre la mattina presto illudendosi di guadagnare un'ora in una giornata "già troppo corta": se ci si alza un'ora prima al mattino, bisogna andare a letto un'ora prima alla sera (altrimenti si ricade nell'errore del punto precedente).
•Lasciar passare almeno venti minuti/mezz'ora dal momento della sveglia all'inizio dell'allenamento. Non deve essere necessariamente tempo perso: ci si può lavare la faccia (per svegliarsi), radersi (solo per gli uomini, ovviamente), iniziare ad apparecchiare la tavola per la colazione che si farà dopo la corsa, indossare gli indumenti per il running, ecc.
•Essere costanti e regolari negli allenamenti al mattino! È forse il consiglio più importante: le prime volte potrebbe "essere dura" se il fisico non è abituato a essere strapazzato al mattino presto. Dopo una o due settimane in cui si continua regolarmente a correre sempre e solo al mattino, l'organismo si abitua a svegliarsi in fretta e le sensazioni negative svaniscono molto rapidamente. Molti runner, dopo meno di un mese di pratica sportiva al mattino, appena svegli pensano subito alla corsa e non vedono l'ora di iniziare l'allenamento.
•Eseguire un buon riscaldamento: è importante sempre, ma in modo particolare quando ci si allena la mattina presto. Il riscaldamento consente all'organismo e ai muscoli di passare in modo graduale dallo stato di riposo alla piena efficienza.
•In inverno coprirsi bene per i primi chilometri: eviterà di correre troppo velocemente all'inizio del riscaldamento per cercare di non sentire il freddo. Appena si avverte che si sta iniziando a sudare, è bene togliere subito il "primo strato" (maglia pesante, felpa). Se si rimane coperti troppo a lungo e si suda molto, al momento in cui ci si toglie la maglia, il sudore inizia a "gelare sulla pelle" con conseguenze non del tutto piacevoli.

Colazione prima o dopo l'allenamento?

La corsa è un esercizio fisico da eseguire preferibilmente a stomaco vuoto, sia per il tipo di movimento che causa uno scuotimento dello stomaco, sia per l'intensità dello sforzo che causa un rallentamento della digestione (anche per digerire, come per correre, occorrono sangue ed energie).
Dopo la corsa diventa invece indispensabile recuperare le energie spese durante l'allenamento. Per rifornire di glicogeno i muscoli e il fegato, è necessario consumare una buona colazione ricca di carboidrati e, se necessario, integrare con uno spuntino (ad esempio frutta fresca) a metà mattina. È utile assumere anche un po' di proteine in modo da avere a disposizione gli aminoacidi necessari per riparare i muscoli "danneggiati" durante l'allenamento. Una buona colazione potrebbe essere, ad esempio, latte o yogurt + pane e marmellata.

La corsa a digiuno aiuta a dimagrire?

Correre la mattina a digiuno aiuta a bruciare una buona percentuale di grassi. Grazie al lungo digiuno notturno i livelli di glucosio nel sangue si abbassano e di conseguenza i muscoli sono portati a bruciare una miscela un po' più ricca di grassi e un po' meno ricca di carboidrati rispetto al carburante che verrebbe utilizzato in altri momenti della giornata.
Questa considerazione non deve però trarre in inganno: ciò che importa maggiormente è la quantità complessiva di grassi (e di calorie) che si bruciano durante l'allenamento (vedere l'articolo sulla corsa per dimagrire). La cosa più importante è quindi correre il più a lungo possibile (mattina o sera diventa irrilevante) in modo da consumare più calorie possibili.

Fonte: http://www.dietabit.it/sport/mattino-presto.html

mercoledì 9 giugno 2010

Gare di maggio

Nel mese di maggio ho partecipato alle tre gare del circuito UISP che mi ero prefissato.
La prima è stata la "Gambolinata" di Gambolò, circuito di 12.1km che si snodava tra Gambolò e le campagne circostanti, con arrivo nel fossato del Castello Sono riuscito a chiudere la gara in 57'04'' alla media di 4'43'' al km. La corsa è andata bene, c'era il sole leggermente velato e non faceva caldissimo.
La seconda gara si è svolta a Sannazzaro su un circuito da 5.7km corso in 25'58'' alla media di 4'35'' al km, è stata una corsa tranquilla e il fisico ha retto bene. Unica pecca la segnalazione del tracciato di gara, dove in un punto c'era una curva a gomito che entrava in un sottobosco che era mal segnalata.
La terza gara si è svolta a Tromello su un circuito da 10.2km corso in 51'23'' alla media di 5'02'' al km, è stata una corsa dura, perchè sono arrivato stanco dalla gara di 2 giorni prima e il fisico ha ceduto, quindi gli ultimi 4km li ho fatti ad un andatura leggera giusto per arrivare in fondo.
Il mese di giugno si apre con una leggera fiacchezza fisica, sarà colpa del cambio stagionale, con risultato che non sono ancora riuscito ad allenarmi, altro fattore è che ora devo allenarmi la mattina alzandomi verso le 6.00 e per ora l'ho fatto una volta sola a maggio.
Nel mese di Giugno in programma ci sono due gare, ma non so se le farò tutte e due.
See U Later.

giovedì 29 aprile 2010

Gare di aprile

In questo mese ho partecipato a tre gare del campionato UISP.
La prima gara del mese è stata la "Straticino" che si é svolta a Pavia su un circuito di 9 km lungo le rive del nostro bellissimo fiume. La giornata si presentava abbastanza fresca e nuvolosa con una leggera pioggerellina. Sono riuscito a completare il percorso in 41'35'' con un ritmo di 4'37''. Corsa tranquilla senza particolari deficit.
La seconda gara del mese é stata il "Trofeo Quatar Pass par Cura" che si svolgeva a Cura Carpignano su un circuito di 11 km percorso in 51'37'' con un ritmo di 4'42''. La giornata era soleggiata e ho iniziato la gara con un piccolo fastidio alla gola, alla fine é risultato che ero vestito troppo pesante e lo sprint finale che mi ha permesso di arrivare prima dell'amico Paolo e la sudata eccessiva mi ha dato il colpo di grazia. Infatti dopo la gara mi è uscito un raffreddore da paura durato 3/4 giorni. Siamo così arrivati a descrivere l'ultima gara del mese il "Trofeo Augusto Bottoni" a Corteolona con un circuioto da 6 km percorso in 26'35'' con un ritmo di 4'26''. Ho deciso di partecipare a questa gara pur essendo affetto ancora da un raffreddore fastidioso, risultato durante il riscaldamento tutte le volte che picchiavo un piede contro il terreno avevo dei fastidiosi dolori in testa, ma poi durante la gara per fortuna sono andati via, comunque ho deciso di non esagerare durante la corsa per non mandare il corpo in deficit di ossigeno, cercando non adare troppo oltre il regime aerobico.
Il prossimo mese, maggio, cercherò di partecipare alle gare di Gambolò, Sannazzaro e Tromello.
See U later.

lunedì 22 marzo 2010

Gare di inizio primavera

Domenica 21 Marzo si é svolta la Scarpa d'oro, la mezzamaratona di Vigevano, era la mia prima partecipazione a questa competizione e dirò subito che l'organizzazione era molto ben curata.
La partenza é avvenuta sul tartan della pista di atletica dello Stadio Comunale "Dante Merlo" dove si sono ritrovati più 1500 atleti.
Per la prima volta ho sperimentato la partenza con le griglie a tempo, devo dire che non sono male, permettono agli atleti che hanno ritmi diversi di non intralciarsi troppo durante la gara.
La prima parte del percorso si é svolta nel centro abitato attraverso il Castello Sforzesco e la piazza Ducale, successivamente ci siamo inoltrarsi fuori dalla città nella zona della Bucella.
Come si può vedere dall'immagine seguente.


Dopo aver girato per le campagne l'arrivo é avvenuto sulla pista di atletica dello Stadio, anche questo dava alla gara un senso di ufficialità maggiore, é carino partire ed arrivare sulla pista del campo di atletica, ha permesso anche un divertente sprint finale :-)
Ho chiuso la corsa con un real time di 1:41:56, migliorando di 15 sec la mia miglior prestazione sulla mezza maratona che era quella alla Corripavia del 2008.
La prossima mezza maratona sarà la Corripavia del 2010 a caccia di nuovi record.
Per preparare questa gara avevo svolto sia degli allenamenti mirati sulla distanza percorrendo in due settimane 13 e 15 km (purtroppo non sono riuscito a fare un allenamento fino ai 21 km come mi ero ripromesso), sia una gara la settimana prima presso il Campo Ex-CONI di Pavia, l'Ora in pista.
Quest'ultima corsa era la quinta prova facente parte del criterium UISP Coop lombardia della Provincia di pavia.
Lo scopo della gara era percorrere più kilometri possibili in 1 ora.
La gara si é svolta in una giornata primaverile con temperatura intorno ai 5-7 gradi.
La gara é andata abbastanza bene considerato che era la mia prima volta in pista, sono arrivato terzo di categoria e grazie a questa gara sono balzato al secondo posto in classifica generale, ma siamo solo a 5 gare su 26, la strada é ancora lunga :-)
Ci sono due appunti da fare alla mia prestazione una é la postura del corpo durante la corsa, mi dovrò impeganare a migliorare anche il modo di correre e la seconda é aver fatto i primi km a un ritmo troppo sostenuto (3-4 min/km) per i miei livelli, che mi ha fatto fare in affanno la parte centrale della corsa, ma sbagliando si impara :-)
Comunque alla fine ho chiuso al terzo posto di categoria.
Ora aspettiamo le prossime gare del campionato UISP, la Straticino, Cura Carpignano e Corteleona.

venerdì 26 febbraio 2010

Trofeo San Vittore

Domenica 21 febbraio si è tenuto a Voghera il “Trofeo San Vittore”, il ritrovo era presso il famoso Bar Collando.

La mattina appena sveglio mi si è parato davanti uno spettacolo terribile, era tutto bianco, c’era una nebbia fittissima e 3°C, tanto che mi son chiesto dove sto andando? Arriverò mai a destinazione? Troverò il Bar del ritrovo? Alla fine sono arrivato a Voghera prestissimo, c’era nebbia pure lì e la temperatura era pure più bassa -1°C, ho trovato subito il Bar grazie ai miei schemini fatti con Google Maps.
Verso le 8.00 mi sono incontrato con il mio amico runner Paolo e un suo collega. Vi erano tre circuiti da 6-13-18, il mio obiettivo per la giornata era fare una corsa superiore ai 10 km, ma mantenendo un passo abbastanza tranquillo, così ho optato per i 13 km e li abbiamo corsi insieme. La partenza era libera tra le 8.00 e le 9.00, quindi abbiamo deciso di partire poco dopo le 8.30 quando il sole era un po’ più alto e la temperatura si era alzata sopra lo zero.
La corsa è stata molto piacevole sia per le temperature un po’ più alte del solito, sia perché inizialmente la nebbia non prometteva bene, invece appena usciti dalla città per fortuna la nebbia è sparita, ed è pure uscito il sole.
Ho chiuso i 13 km in 1 ora 12 minuti e 45 secondi con un passo medio di 5’36’’ a km con un leggero sprint nell’ultimo km. Il recupero post gara è stato abbastanza rapido, questo mi fa ben sperare per le gare future. Ora a un mese dalla Scarpa d’oro devo concentrare i mie allenamenti sulle distanze, per abituare i muscoli a percorrere in tutta tranquillità i 21.095 km della mezza maratona di Vigevano.

lunedì 1 febbraio 2010

Oggi 31 gennaio a Sannazzaro de' Burgondi si è svolta la Campestre della Merla, prova valida come terza gara del campionato UISP 2010. La temperatura era intorno agli zero gradi, ma soleggiato. La gara prevedeva per la mia categoria un circuito di 1250 metri da percorrere 4 volte per un totale di 5 km. Questa era per me la seconda esperienza di una campestre competitiva, dove finalmente ho potuto sfoggiare le mie nuove scarpe con i chiodi da 9 mm di cui ho parlato in un articolo precedente. Il circuito era principalmente pianeggiante, ma prevedeva anche un tratto di cross con una discesa e una salita appastanza impegnative sia per la muscolatura che per caviglie e ginocchia. A causa del terreno un po' duro per la gelata notturna i chiodi davano un po' fastidio, ma nel tratto di cross erano una manna dal cielo. Ho concluso la gara in 23:26.
 
Il mese di febbraio avrà poche corse, lo utilizzerò principalmente per preparare le prossime gare "importanti" che saranno l'ora in pista del 7 marzo al Campo CONI e la Scarpa d'oro di Vigevano del 21 marzo.

mercoledì 27 gennaio 2010

La NASA lancia Puffin: il primo elicottero da indossare

É super-silenzioso e vola alla 480 Km/h, il velivolo elettrico progettato dalla Nasa che può trasportare un uomo a 250 chilometri l’ora. Si chiama "Puffin", somiglia ad una tuta da volo o ad un jet pack, con una cabina di guida dove il pilota è in posizione prona, alla maniera di superman, come è possibile vedere nel video della nostra rubrica videobox.
Quando è a terra, Puffin si regge in piedi con le sue quattro "zampe", che in fase di atterraggio si aprono fungendo da carrello. Poi, al momento del decollo si trasforma: gli arti si chiudono, i flap si aprono e l’aircraft si alza in volo verticalmente come uno Shuttle, per poi inclinarsi in orizzontale una volta in quota.
Piccolo, alto solo 3,7 metri con 4,1 metri di apertura alare, è progettato con materiali compositi in fibra di carbonio e pesa solo 135 chilogrammi, esclusi i 45 kg di batterie al fosfato di litio ricaricabili che forniscono (per adesso) un’autonomia di 80 km. I ricercatori della Nasa sperano, infatti, di triplicare l’autonomia della batteria nei prossimi cinque-sette anni.
Il velivolo è mosso da due motori elettrici efficienti al 95%, che se pur piccoli, generano una spinta sufficiente a sollevare una persona. Ecologico, dunque, con i motori che garantiscono l’assenza di emissioni nocive e anche la silenziosità del volo: produrrà un rumore di appena 50 decibel.
Pensati in origine per decollare dai sottomarini dell’esercito americano, i Puffin militari saranno pressoché indistruttibili: “La prossima generazione di Puffin potrebbe avere più di una coppia di propulsori, in modo che l’aereo possa resistere anche nel caso un motore sia messo ko” ha detto Mark Moore, coordinatore del progetto presso il Langlay Research Center della Nasa.
A marzo vedremo il primo Puffin in scala uno a tre, e se tutto andrà bene, la progettazione continuerà. E già si fantastica su una sua commercializzazione di massa.

mercoledì 13 gennaio 2010

Quanto devi correre per stare bene

Nuove ricerche precisano gli effetti preventivi sul cuore, sulle ossa e sulla linea. Calcolata la distanz che ci separa dai reali benefici.
Correre per meno 15 chilometri alla settimana, è fatica sprecata: l'attività fisica è troppo blanda per attivare meccanismi di protezione contro l'arteriosclerosi e altre malattie del cuore. Se, però, la distanza percorsa raddoppia - per intenderci: se ci si impegna a correre per un'ora, tre volte la settimana - nel sangue si avvia una piccola rivoluzione: il colesterolo "cattivo" diminuisce a favore di quello buono, la pressione del sangue si abbassa (dopo poche settimane di corsa praticata con regolarità, la pressione si riduce di circa 10 millimetri di mercurio), cala anche la glicemia e, soprattutto, l'accumulo di grassi nelle arterie si arresta. In pratica, arteriosclerosi e rischio d’infarto si riducono. Se poi l'impegno aumenta e la distanza percorsa diventa di circa 75 km alla settimana - ovvero, circa un’ora di corsa ogni giorno - il rischio di disturbi cardiaci e circolatori è addirittura dimezzato. A tali conclusioni sono giunti recenti studi, effettuati dal Center for Healh Promotion and Education di Atlanta. E questi dati, opportunamente incrociati con quelli di precedenti studi, porterebbero, secondo alcuni ricercatori, ad ulteriori calcoli, piuttosto singolari: ogni minuto della vita trascorso correndo ne aggiungerebbe altri tre al tempo che resta da vivere. Altrettanto interessanti sono i risultati di studi effettuati oltreoceano che evidenziano quanto la corsa possa prevenire e combattere in modo efficace l'osteoporosi, la malattia degenerativa che colpisce soprattutto le donne dopo la menopausa, rendendo le loro ossa più deboli e, di conseguenza, maggiormente soggette a fratture. Ebbene, la resistenza delle ossa delle donne che hanno sempre corso risulta, rispetto a quella delle donne sedentarie, maggiore del quaranta per cento. Un valore davvero considerevole. Di fatto, buona parte delle donne affette da osteoporosi da lieve a discreta, sarebbe sana se nella vita avesse sempre praticato la corsa. Allora, con l’arrivo della bella stagione, farebbe bene a tutti - dopo aver consultato il proprio medico per escludere controindicazioni particolari - calzare scarpe adatte e abbigliamento confortevole, per muovere qualche passo in più.
Ma la corsa serve anche a dimagrire? Sì, a patto di sapere che i chili persi correndo possono essere di tre tipi: reali, falsi e, purtroppo, anche pericolosi. Quelli reali, i più difficili da eliminare, sono gli unici costituiti dai grassi in eccesso. In ogni chilometro percorso vengono bruciate circa 70 calorie. Considerando che ciascun grammo di grasso corrisponde a 9 calorie, la perdita reale di peso per ogni chilometro è di soli 7,7 grammi. Poco, in verità. Come mai, allora, dopo un’ora di corsa, specie se la temperatura è elevata, i chili persi possono essere anche due o tre? Si tratta di chili falsi, derivanti dall'acqua persa con il sudore e dalla combustione di un paio di etti dei carboidrati contenuti nei muscoli sotto forma di glicogeno. In tutto, circa 8 etti, che si recuperano immediatamente con un'abbondante bevuta e spesso con un irrefrenabile (e inopportuno) appetito. Per fortuna, se la corsa viene praticata con regolarità - diciamo per un'ora, tre volte la settimana - già dopo un mese il peso corporeo diminuisce, mantenendo questa tendenza. Il desiderato obiettivo viene, infatti, raggiunto grazie all'intervento del cervello, che regola i centri della sazietà e grazie all’aumento di reazioni metaboliche aventi lo scopo, quantomeno in apparenza, di bruciare i grassi superflui. Arriviamo, infine, ai chili pericolosi: sono quelli persi da chi è già esageratamente magro ed è costretto quindi, per riuscire a correre, a bruciare le proteine dei muscoli. Un rischio cui devono prestare attenzione soprattutto gli atleti.

Gli effetti sull'organismo Su cervello, cuore, vasi, apparato digerente e ossa


CERVELLO - La corsa promuove a livello cerebrale la produzione di endorfine, sostanze che, dando sensazioni simili a quelle indotte dalla morfina, provocano un innalzamento della soglia del dolore, riducono gli effetti negativi della tensione nervosa e, di conseguenza, migliorano il tono dell'umore

CUORE - La corsa migliora l’efficienza della circolazione e del cuore. Durante l’esercizio fisico, infatti, entrano in circolo sostanze che hanno un’azione di dilatazione dei vasi, quali l’adrenalina e la noradrenalina. Di conseguenza diminuisce la resistenza che il sangue incontra nei vasi, con l’effetto di un abbassamento della pressione

APPARATO DIGERENTE - Correndo si regolarizzano le funzioni dell’apparato digerente, anche perché con un’attività fisica costante il centro cerebrale della fame tende ad equilibrarsi, con la conseguente richiesta di una migliore qualità di cibo a discapito di una sua maggiore quantità

OSSA- Correre con regolarità si è dimostrato un utile esercizio per contrastare la riduzione dei minerali delle ossa con la conseguente fragilità, fenomeno che inizia a manifestarsi, soprattutto nelle donne, tra i 35 e i 40 anni e che raggiunge il picco durante a menopausa

VASI SANGUIGNI - Per far fronte all'aumentato fabbisogno di ossigeno richiesto dai muscoli, i vasi sanguigni, soprattutto quelli periferici, si allargano e si sviluppano, dando origine a nuove reti. Migliorando la circolazione la corsa è anche nemica della cellulite

Fonte: Articoli del Corriere della Sera di aprile 2006

sabato 9 gennaio 2010

Scarpe stagione 2009/2010

Ciao a tutti oggi vi presento le mie nuove scarpe per la stagione 2009/2010.
Quelle che vedete qui a destra sono le Mizuno Wave Mustang 6 che usavo nella stagione scorsa e che terrò principalmente per gli allenamenti. Queste scarpe hanno fatto il loro dovere e hanno sotto le loro suole due corripavie del 2008 e del 2009 e tante altre belle corse che non dimenticherò mai.
Ma veniamo ai nuovi acquisti di quest'anno.


Queste che potete ammirare in tutto il loro splendore qui a sinistra sono le Asics Gel Nimbus 11, scarpe da running su strada che mi dovranno aiutare ad affrontare varie corse, il campionato UISP e FIDAL di quest'anno con le mezzemaratone della Scarpa d'oro 2010 di Vigevano e la Corripavia 2010. Ho già fatto un paio di allenamenti di prova e al primo utilizzo si nota che rispetto alle Mizuno sono molto più ammortizzate e la linguetta superiore più cicciottella sembra positiva in quanto il piede viene fasciato meglio dalla scarpa.


 Ed ora veniamo all'acquisto per eccellenza che potete vedere qui a destra, le mie prime scarpe chiodate. Sono le Mizuno Wave Kaze 5. Non le ho ancora provate,ma essendo la prima volta che uso delle scarpe chiodate ho pochi commenti da fare, l'unica cosa è che il tallone è molto più ammortizzato delle altre scarpe chiodate.
Queste scarpe le userò per le campestri, la prima loro apparizione avverrà il 31 gennaio alla Campestre della Merla di Sannazzaro, terza gara del campionato UISP. Intanto fino ad allora dovrò fare qualche allenamento di prova.
Molto probabilmente userò queste scarpe anche in pista.
Purtoppo in questi mesi invernali la neve, il freddo (non sono ancora molto bravo nelle corse sottozero) e la mia impreparazione nel correre le campestri non mi hanno consentito di partecipare a  molte gare.

Le prossime a cui cercherò di partecipare saranno la corsa libera del 17 gennaio a Zinasco Vecchio e il 31 gennaio la campestre della Merla di Sannazzaro.